Il concorso di più soggetti nella realizzazione di condotte finalizzate al rilascio di permessi di soggiorno e autorizzazioni al lavoro in favore di cittadini extracomunitari privi dei relativi requisiti, attraverso la predisposizione di documentazione falsa attestante la disponibilità di alloggi e di mezzi di sostentamento economico, integra i reati di falso ideologico in atto pubblico, falso materiale e concorso in reato. La responsabilità penale del concorrente è configurabile anche in assenza di prova della titolarità delle somme confluite nei libretti di risparmio intestati agli stranieri, essendo sufficiente il suo contributo nella richiesta di apertura dei rapporti bancari, in consapevole attuazione del disegno criminoso comune. La revoca dell'ammissione di testimonianze ritenute superflue, in ragione delle risultanze istruttorie già acquisite, e il conseguente rigetto della richiesta di rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale, non integrano violazione del diritto di difesa, ove adeguatamente motivati. Il trattamento sanzionatorio, determinato in relazione al reato più grave e con modesti aumenti per il concorso di ulteriori violazioni, non presenta profili di illegittimità.