Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44019 del 25 settembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:44019PEN

Massima

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L'autovettura parcheggiata sulla pubblica via o in luogo privato accessibile al pubblico è considerata cosa esposta alla pubblica fede ai fini dell'applicazione dell'aggravante di cui all'art. 625, comma 1, n. 7 c.p., anche qualora presenti gli sportelli aperti e le chiavi inserite nel cruscotto, in quanto tale circostanza non esclude la consuetudine o la necessità di lasciare il veicolo incustodito in tali luoghi. L'aggravante sussiste pertanto indipendentemente dall'adozione di misure di protezione da parte del proprietario, essendo sufficiente che l'autoveicolo si trovi in un'area non riservata, in quanto la sua esposizione alla pubblica fede discende da elementi obiettivi comunemente noti o immediatamente percepibili. Tale principio si differenzia dalla disciplina relativa al furto di biciclette lasciate incustodite, per le quali la giurisprudenza ha escluso l'aggravante in assenza di una radicata abitudine sociale di assicurarle con sistemi antifurto, in quanto il velocipede viene lasciato in luogo pubblico per una pratica necessità di spostamento, a prescindere dall'adozione di misure di protezione. Inoltre, nel caso di furto di autoveicoli, non è configurabile l'aggravante della destrezza di cui all'art. 625, comma 1, n. 4 c.p. quando il soggetto agente si limiti ad approfittare di una situazione di temporanea distrazione della persona offesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa dalla Corte di appello di Milano in data 15/06/2016;
visti gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. CORASANITI Giuseppe, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Il difensore di (OMISSIS) ricorre per cassazione avverso la pronuncia indica…

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