Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35055 del 10 settembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:35055PEN

Massima

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Il delitto di danneggiamento aggravato ai sensi dell'art. 635, comma 2, n. 3, c.p., avente ad oggetto beni esposti alla pubblica fede, è perseguibile d'ufficio e non è estinguibile per remissione di querela. La sentenza che dichiara l'improcedibilità dell'azione penale per difetto o remissione di querela, se pronunciata in pubblica udienza dopo la costituzione delle parti e la declaratoria di contumacia dell'imputato, è da considerarsi sentenza dibattimentale, soggetta all'appello, indipendentemente dalla qualificazione formale attribuitale dal giudice. Tuttavia, il reato può essere dichiarato estinto per prescrizione, qualora il termine sia maturato prima della pronuncia della sentenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RIZZO Aldo - Presidente

Dott. ESPOSITO Antonio - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. CURZIO Pietro - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIBUNALE di ROSSANO;

nei confronti di:

1) FE. BI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 20/11/2003 TRIBUNALE di ROSSANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CASUCCI GIULIANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Iannelli Mario che ha concluso per l'annullamento con rinvio.

SVOLGIMENT…

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