Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 26042 del 7 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:26042PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'ambito del procedimento di applicazione della pena su richiesta delle parti, può dichiarare inammissibile il ricorso per cassazione proposto dall'imputato quando la censura dedotta non rientra tra i motivi tassativamente previsti dalla legge, ovvero l'espressione della volontà dell'imputato, il difetto di correlazione tra la richiesta e la sentenza, l'erronea qualificazione giuridica del fatto e l'illegalità della pena o della misura di sicurezza. In tali casi, la Corte di Cassazione procede con una motivazione semplificata e non partecipata, in applicazione del combinato disposto degli articoli 448, comma 2-bis e 610, comma 5-bis, cod. proc. pen. Ciò in quanto la previsione di cui all'articolo 610, comma 5-bis, cod. proc. pen., che dispone la trattazione in forma partecipata dei ricorsi che investono la motivazione del provvedimento impugnato, si pone in rapporto di specialità rispetto alla disciplina dettata per i ricorsi avverso le sentenze di applicazione della pena su richiesta delle parti. Inoltre, il giudice di legittimità, nel dichiarare l'inammissibilità del ricorso, condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle Ammende, ritenuta equa nella misura determinata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia Ann - rel. Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 02/09/2017 del TRIBUNALE di BOLZANO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa GIORDANO EMILIA ANNA.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con ricorso affidato al difensore di fiducia (OMISSIS) impugna la sentenza del 2 settembre 2017 con la quale, a richiesta delle parti, gli e' stata applicata la pena di mesi dieci di reclusione per il reato di cui all'articolo 337 cod. pen., commesso in (OMISSIS).
2. Il ri…

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