Cassazione penale Sez. II sentenza n. 2718 del 21 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:2718PEN

Massima

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Il possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere, come un paio di forbici, integra il reato di porto ingiustificato di armi, a prescindere dalla loro idoneità lesiva, essendo sufficiente che l'oggetto sia astrattamente idoneo a cagionare offesa alla persona. L'onere di giustificare la detenzione di tali oggetti grava sul possessore, il quale deve dimostrare la sussistenza di una specifica finalità che ne legittimi il possesso. In assenza di adeguata giustificazione, il mero possesso di tali oggetti è di per sé illecito, a prescindere dalla concreta modalità di utilizzo e dalla effettiva pericolosità dell'oggetto. Ai fini della configurabilità della causa di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto, il giudizio sulla tenuità richiede una valutazione complessiva di tutte le peculiarità della fattispecie concreta, tenendo conto delle modalità della condotta, del grado di colpevolezza e dell'entità del danno o del pericolo, senza che il mero possesso di oggetti atti ad offendere, in assenza di ulteriori elementi, possa di per sé escludere l'applicabilità di tale causa di non punibilità. La pena irrogata deve essere proporzionata alla gravità del fatto e alle condizioni personali dell'imputato, senza che il giudice possa limitarsi a formule di stile, essendo necessaria un'adeguata motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. BORSELLINO Maria D. - rel. Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nata in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 7 novembre 2017 della CORTE di APPELLO di GENOVA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MARIA DANIELA BORSELLINO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore MARINELLI FELICETTA che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
Sentito l'avv. (OMISSIS) che insiste nei motivi e chiede dichiararsi estinto il reato per inter…

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