Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12480 del 20 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:12480PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle proprie funzioni, redige un verbale di contravvenzione in modo fraudolento, alterando la data e sopprimendo la copia del verbale stesso al fine di favorire indebitamente un terzo, commette i reati di abuso d'ufficio, falsità ideologica in atto pubblico e soppressione di atti veri, in quanto tale condotta, sebbene non accompagnata da un accordo criminoso con il terzo beneficiario, integra comunque un uso distorto e illecito dei poteri pubblici attribuiti al pubblico ufficiale per il perseguimento di interessi privati e non istituzionali. Il giudice di appello, nel valutare la necessità di rinnovare l'istruttoria dibattimentale, gode di un ampio margine di discrezionalità, sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o irragionevolezza della motivazione, non essendo sufficiente il mero dissenso della parte sulla valutazione delle prove. La condanna del pubblico ufficiale è pertanto confermata, in quanto la ricostruzione dei fatti operata dai giudici di merito, adeguatamente motivata, risulta immune da vizi logici o giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) RU. AN. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 30/10/2006 CORTE APPELLO di MILANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. AMATO ALFONSO;

il Procuratore Generale in persona del Dott. STABILE Carmine, che ha concluso per l'inammissibilita'.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Il tribunale di Milano condannava Ru. An. per i delitti di cui agli arti…

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