Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare inammissibile il ricorso proposto da titolari e affittuari di attività di commercio su area pubblica nella città storica di Venezia avverso gli atti comunali che hanno imposto l'obbligo di utilizzare un "banco tipo" di dimensioni determinate per la vendita di prodotti non alimentari, ha affermato il seguente principio di diritto: Quando un atto amministrativo di natura generale o regolamentare contiene disposizioni che impongono precisi adempimenti, lo stesso deve essere tempestivamente impugnato nel termine decadenziale di 60 giorni dalla pubblicazione, non essendo possibile attendere l'adozione dell'atto applicativo per contestarne la legittimità. Ciò in quanto, in tali ipotesi, l'interesse a ricorrere sorge immediatamente con la pubblicazione dell'atto generale, il cui contenuto prescrittivo è idoneo a ledere direttamente la posizione giuridica dei destinatari, senza che sia necessaria l'intermediazione di un provvedimento attuativo. L'onere di impugnativa nel termine di decadenza non viene meno a causa della natura generale o regolamentare dell'atto, in quanto le disposizioni contestate, per la precisione dei divieti e degli adempimenti richiesti, sono immediatamente precettive e direttamente lesive della posizione degli operatori economici del settore. È pertanto esclusa la necessità dell'intermediazione di un atto applicativo, dovendo ritenersi inammissibile l'impugnazione dell'atto generale solo in occasione dell'adozione di un atto esecutivo, meramente attuativo, essendo invece onere della parte interessata impugnare, nell'ordinario termine di decadenza, le disposizioni citate.