La concessione demaniale marittima rilasciata dopo il 18 marzo 2016 deve essere adeguata alla prima scadenza utile del 2020, ai sensi dell'art. 4 della legge regionale n. 15/2005 come modificato dall'art. 39 della legge regionale n. 3/2016, indipendentemente dal momento in cui è stata presentata la relativa domanda, in applicazione del principio tempus regit actum. Pertanto, il giudice amministrativo non può disporre il rilascio della concessione con durata superiore al 31 dicembre 2020, data individuata dalla normativa regionale come termine finale per l'adeguamento delle concessioni in essere. Tuttavia, il ritardo dell'amministrazione nel provvedere sul rilascio della concessione può dar luogo a una domanda risarcitoria, purché adeguatamente allegata e provata dal concessionario in ordine all'effettivo danno subito, non essendo sufficiente il mero riferimento a un insufficiente tempo di ammortamento dell'investimento e al mancato guadagno. Le controversie relative ai canoni concessori, invece, rientrano nella giurisdizione del giudice ordinario.