Il medico responsabile della prestazione sanitaria, pur non essendo presente fisicamente al momento del ricovero del paziente, può legittimamente apportare integrazioni e modifiche alla cartella clinica redatta da uno specializzando, in quanto la cartella non acquista carattere definitivo e immodificabile nel momento in cui le singole annotazioni vengono registrate, ma solo all'esito del controllo e della verifica da parte del medico responsabile. Ciò in quanto la formazione dello specializzando implica la progressiva e graduale acquisizione di competenze e responsabilità, sotto la vigilanza e il supporto formativo del medico tutor, sicché le annotazioni effettuate dallo specializzando non possono essere considerate definitive ed immodificabili, ma costituiscono atti logicamente equiparabili a bozze, il cui autore formale è il medico responsabile che ha svolto l'attività o alle cui direttive lo specializzando si è attenuto. Pertanto, il medico responsabile può legittimamente intervenire sulle annotazioni effettuate dallo specializzando, anche in relazione alla fase del ricovero del paziente, al fine di verificarne la conformità con il proprio operato e con le direttive impartite, senza che ciò integri la fattispecie di falso materiale in atto pubblico, salvo che le modifiche apportate non siano volte a rappresentare una situazione di fatto non corrispondente al vero, configurando in tal caso un falso ideologico. Inoltre, la mera assenza fisica del medico responsabile al momento del ricovero del paziente non esclude la riferibilità a lui delle annotazioni in cartella, qualora risulti che il ricovero fosse stato programmato e concordato dallo stesso medico in ragione di specifiche condizioni di salute del paziente già note e valutate dallo stesso.