Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - Pescara sentenza n. 2 del 2011

ECLI:IT:TARPE:2011:2SENT

Massima

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Il provvedimento di annullamento d'ufficio di un'autorizzazione amministrativa per la somministrazione di alimenti e bevande è legittimo qualora il titolare non dimostri di possedere un valido titolo di godimento del locale in cui esercita l'attività, in conformità con i requisiti previsti dal bando di gara per l'assegnazione delle autorizzazioni. L'interesse pubblico al ripristino della legalità prevale sull'affidamento del privato, specie quando il rapporto concessorio relativo all'utilizzo del bene pubblico in cui si svolge l'attività sia venuto meno per effetto di una sentenza giurisdizionale che ne ha annullato l'atto di affidamento. In tali casi, l'amministrazione può legittimamente ordinare la cessazione immediata dell'attività e lo sgombero dell'immobile, senza necessità di previa comunicazione di avvio del procedimento, in quanto trattasi di esercizio dei poteri di autotutela e di tutela del bene pubblico. La massima giuridica si fonda sui seguenti principi e argomentazioni: 1. Il bando di gara per l'assegnazione delle autorizzazioni per la somministrazione di alimenti e bevande prevedeva l'attribuzione di un punteggio aggiuntivo per la disponibilità del locale in proprietà, locazione, usufrutto o altro titolo purché risultante da atto registrato o in corso di registrazione. Tuttavia, il titolo di godimento del locale presentato dal ricorrente (una scrittura privata non registrata) non soddisfaceva tale requisito. 2. Il rapporto concessorio tra il Comune e l'associazione LAAD, alla quale il ricorrente era legato, era venuto meno a seguito dell'annullamento giurisdizionale dell'atto di affidamento della gestione del parco comunale. Pertanto, il ricorrente non aveva un valido titolo per utilizzare il locale all'interno del parco. 3. L'interesse pubblico al ripristino della legalità, anche in considerazione della "inesatta ed erronea dichiarazione" del ricorrente circa la disponibilità del locale, prevale sull'affidamento del privato, specie quando il rapporto concessorio sia venuto meno per effetto di una sentenza giurisdizionale. 4. L'amministrazione può legittimamente ordinare la cessazione immediata dell'attività e lo sgombero dell'immobile senza previa comunicazione di avvio del procedimento, in quanto trattasi dell'esercizio dei poteri di autotutela e di tutela del bene pubblico.

Sentenza completa

N. 00237/2010
REG.RIC.

N. 00002/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00237/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

sezione staccata di Pescara (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 237 del 2010, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Francesco Sozio, rappresentato e difeso dall'avv. Vincenzo Di Baldassarre, con domicilio eletto presso il proprio difensore in Pescara, via Venezia, 25;

contro

Comune di Pescara, rappresentato e difeso dall'avv. Marco De Flaviis, con domicilio eletto presso l’Ufficio Legale del Comune;

per l'annullamento

dei seguenti atti del Comune di Pescara:

- del provvedimento 24 marzo 2010, n. 33919/SUAP/2010, con il quale il Dirigente del SUAP ha annullato d’ufficio l’autorizzazione amminist…

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