Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4333 del 1 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:4333PEN

Massima

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Il diritto di critica legittima l'utilizzo di espressioni anche aspre e forti, purché strettamente funzionali alla finalità di disapprovazione e non trasmodi nella gratuita ed immotivata aggressione dell'altrui reputazione. Pertanto, la valutazione della continenza della critica deve tenere conto del complessivo contesto dialettico in cui si realizza la condotta, verificando se i toni utilizzati, sebbene oggettivamente offensivi, abbiano anche il significato di mero giudizio critico negativo, pertinente al tema in discussione e al contesto dell'esternazione. L'esimente del diritto di critica esclude la punibilità anche quando l'agente abbia utilizzato espressioni caratterizzate da una forma espositiva aspra e polemica, purché proporzionata e funzionale all'opinione o alla prospettazione di una violazione, in considerazione degli interessi e dei valori che si ritengono compromessi. Ciò vale anche quando le espressioni utilizzate, pur caratterizzate da toni forti, non si risolvano in una gratuita critica alla persona, ma siano dirette a contestare le capacità professionali e l'operato del soggetto, in un contesto finalizzato a far valere le proprie ragioni. In tali casi, l'elemento soggettivo del reato di diffamazione, che implica l'uso consapevole di parole ed espressioni socialmente interpretabili come offensive, deve ritenersi escluso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia R. A - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandra - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/03/2021 del TRIBUNALE di 5Potenza;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Miccoli Grazia Rosa Anna;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Epidendio Tomaso, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
letta la memoria del difensore della parte civile, avv. (OMISSIS), il quale ha concluso chiedendo …

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