Cassazione penale Sez. I sentenza n. 7455 del 25 febbraio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:7455PEN

Massima

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Il divieto di concessione dei benefici penitenziari previsto dall'articolo 4-bis, comma 1, dell'Ordinamento penitenziario, per i condannati per i delitti di cui all'articolo 416-bis c.p. e per quelli commessi avvalendosi delle condizioni previste dallo stesso articolo ovvero al fine di agevolare l'attività delle associazioni in esso previste, non opera in modo assoluto, ma può essere superato qualora siano acquisiti elementi concreti e specifici, tali da escludere sia l'attualità di collegamenti con la criminalità organizzata, sia il pericolo del loro ripristino. Tale valutazione deve essere effettuata dalla magistratura di sorveglianza attraverso un'analisi approfondita del comportamento tenuto dal detenuto durante l'esecuzione della pena e del suo grado di partecipazione al percorso trattamentale, nonché sulla base di specifiche informazioni acquisite dalle autorità competenti in materia di criminalità organizzata, con il coinvolgimento del Procuratore nazionale antimafia, del procuratore distrettuale territorialmente competente e del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Ove siano riscontrati tali elementi, il condannato per i reati indicati può essere ammesso alla fruizione del permesso premio, in quanto la preclusione assoluta prevista dalla norma si porrebbe in contrasto con la funzione rieducativa della pena, costituzionalmente garantita. Diversamente, grava sul detenuto l'onere di fornire veri e propri elementi di prova a sostegno della sua richiesta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Maria S. - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessand - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
Avverso l'ordinanza emessa il 10/04/2018 dal Tribunale di sorveglianza dell'Aquila;
Sentita la relazione del Consigliere Dott. ((omissis));
Lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza emessa il 10/04/2018 il Tribunale di sorveglianza dell'Aquila rigettava il reclamo proposto da (OMISSIS) avverso il decre…

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