Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18978 del 17 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:18978PEN

Massima

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Il diritto di cronaca e critica giornalistica, pur essendo tutelato dall'ordinamento, trova un limite nel rispetto della reputazione altrui e non può essere esercitato in modo da offendere ingiustificatamente la dignità e l'onore di terzi, anche se rivestiti di cariche pubbliche. Pertanto, le affermazioni contenute in un articolo giornalistico, anche se relative a questioni di interesse pubblico, devono essere valutate nel loro complesso e non solo con riferimento alle frasi riportate testualmente nell'imputazione, al fine di verificare se esse eccedano i limiti del legittimo esercizio del diritto di cronaca e critica, configurando il reato di diffamazione. Il giudice, nel valutare la sussistenza di tale reato, deve tenere conto della natura, del tono e dello scopo delle espressioni utilizzate, nonché del contesto in cui esse sono inserite, al fine di accertare se l'articolo sia stato redatto con l'intento di informare correttamente l'opinione pubblica o piuttosto con quello di offendere ingiustificatamente la reputazione altrui.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giulian - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PMT PRESSO TRIBUNALE DI ROMA E DALLE PARTI CIVILI;

1) (OMISSIS);

2) (OMISSIS);

nei confonti di:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 11369/2011 GIUDICE UDIENZA PRELIMINARE di ROMA, del 18/10/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO GIOVANNI DEMARCHI ALBENGO;

Il Procuratore gener…

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