Cassazione penale Sez. III sentenza n. 16169 del 20 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:16169PEN

Massima

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Il diritto alla riparazione per ingiusta detenzione, previsto dall'art. 314 c.p.p., ha natura restitutoria e non risarcitoria, essendo finalizzato a ristorare i pregiudizi strettamente e inscindibilmente collegati alla privazione della libertà personale. La liquidazione dell'indennizzo deve avvenire in base a criteri equitativi, tenendo conto della durata della custodia cautelare e delle conseguenze personali, familiari, patrimoniali e morali che ne sono derivate per l'interessato, senza l'adozione di parametri rigidi, ma valorizzando il rapporto tra il tetto massimo dell'indennizzo e la durata massima della custodia cautelare, moltiplicato per il periodo di ingiusta detenzione subita. Mentre il parametro giornaliero è commisurato alla mera privazione della libertà e alle dirette conseguenze su attività e rapporti personali, le ulteriori conseguenze pregiudizievoli vanno separatamente considerate e indennizzate nel limite del tetto massimo previsto. Inoltre, la condotta gravemente colposa del soggetto che abbia determinato l'adozione o il protrarsi di una misura cautelare restrittiva della libertà personale può essere ostativa al riconoscimento del diritto alla riparazione, ove tale condotta abbia costituito una non voluta, ma prevedibile, ragione dell'intervento dell'autorità giudiziaria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. DE MASI Oronzo - Consigliere

Dott. DI STASI Antonel - rel. Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 20/02/2015 della Corte di appello di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DI STASI Antonella;
lette le conclusioni scritte del Sostituto Procuratore Generale Dott. RIELLO Luigi, che ha concluso chiedendo annullamento con rinvio.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS), per il tramite del difensore di fiducia, ha proposto ricorso avverso l'ordinanza con cui la Corte…

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