Cassazione penale Sez. I sentenza n. 30023 del 29 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:30023PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La continuazione tra più reati, che comporta un trattamento sanzionatorio più favorevole per il reo, presuppone la prova di un'anticipata e unitaria ideazione di tali violazioni, almeno nelle loro linee essenziali, non essendo sufficiente la mera reiterazione di comportamenti penalmente illeciti, espressiva di una generica attitudine soggettiva a delinquere. Tale prova, che investe l'inesplorabile interiorità psichica del soggetto, deve essere ricavata da indizi esterni significativi, aventi carattere sintomatico e non meramente congetturale, quali l'omogeneità delle condotte, la vicinanza temporale, la sistematicità e le abitudini di vita del reo. Lo stato di tossicodipendenza, pur non essendo condizione necessaria o sufficiente ai fini del riconoscimento della continuazione, può costituirne comunque un indice rivelatore, che deve essere oggetto di specifico esame da parte del giudice dell'esecuzione. Tuttavia, il mero accertamento della tossicodipendenza non è di per sé sufficiente a integrare il requisito dell'unicità del disegno criminoso, essendo necessario che i reati siano stati commessi per procurarsi la sostanza stupefacente. Pertanto, il giudice dell'esecuzione, nel valutare l'istanza di applicazione della disciplina della continuazione, deve procedere a un'attenta riconsiderazione dei singoli fatti giudicati, volta a verificare la sussistenza di tale unitarietà progettuale, attraverso un'adeguata e logica motivazione, senza incorrere in vizi logici o travisamento dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. FIORDALISI Domenico - rel. Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 04/10/2019 del TRIBUNALE di VERONA;
udita la relazione svolta dal Consigliere FIORDALISI DOMENICO;
Il Procuratore generale, PEDICINI Ettore, chiede dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre avverso l'ordinanza del 4 ottobre 2019 del G.i.p. del Tribunale di Verona che, quale giudice dell'esecuzione, ha rigettato la richiesta di applicazione della disciplina della continua…

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