Cassazione civile Sez. III sentenza n. 22894 del 13 dicembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:22894CIV

Massima

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Il diritto di critica e di cronaca giornalistica, pur essendo tutelato dalla Costituzione, trova un limite nel rispetto della reputazione e dell'onore altrui. Pertanto, la pubblicazione di notizie e dichiarazioni relative a procedimenti penali a carico di una persona, anche se di pubblico interesse, deve essere effettuata con correttezza, prudenza e senza eccedere nell'esposizione di dettagli lesivi della dignità dell'interessato, ove non strettamente necessari all'informazione. Il giornalista è tenuto a verificare la veridicità delle informazioni prima della pubblicazione e a bilanciare l'interesse pubblico alla conoscenza con il diritto della persona alla riservatezza e all'immagine, evitando di riportare fatti o commenti che, pur veritieri, risultino comunque sproporzionati o gratuitamente denigratori. In caso di violazione di tali limiti, la persona offesa può agire in giudizio per ottenere il risarcimento del danno subito alla propria reputazione, a meno che la diffamazione non sia giustificata da un preminente interesse pubblico all'informazione e non risulti comunque sproporzionata o gratuita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MASSERA Maurizio - Presidente

Dott. AMENDOLA Adelaide - Consigliere

Dott. TRAVAGLINO Giacomo - Consigliere

Dott. SCARANO ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. D'AMICO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso 10155-2007 proposto da:

(OMISSIS) (OMISSIS) Ufficiale dell'Esercito Popolare di Liberazione (OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), rappresentato e difeso dall'avvocato (OMISSIS) giusta delega in atti;

- ricorrente -

contro

(OMISSIS), (OMISSIS) S.P.A. (OMISSIS) in persona del suo Amministratore Delegato Ing. …

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