Il reato di danneggiamento con violenza o minaccia alla persona è configurabile anche in assenza di un nesso di strumentalità tra la condotta violenta o minacciosa e l'azione di danneggiamento, in quanto la ragione dell'incriminazione risiede nella maggiore pericolosità manifestata dall'agente nell'esecuzione del reato. Pertanto, il danneggiamento del bene altrui realizzato nell'ambito di una condotta violenta in danno della persona offesa integra il reato di danneggiamento con violenza o minaccia, a prescindere dall'intenzione dell'agente di danneggiare direttamente il bene, essendo sufficiente che l'azione violenta abbia determinato la rottura o il deterioramento del bene stesso. La configurabilità del reato di danneggiamento con violenza o minaccia non è esclusa dal fatto che l'agente avesse solo l'intenzione di leggere i messaggi della persona offesa, in quanto ciò che rileva è la pericolosità della condotta violenta posta in essere, indipendentemente dalla finalità specifica perseguita.