Cassazione penale Sez. V sentenza n. 51108 del 9 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:51108PEN

Massima

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Il riconoscimento dell'identità dell'imputato da parte della polizia giudiziaria sulla base delle sue dichiarazioni, in assenza di elementi che ne facciano ritenere la falsità, è valido e sufficiente ai fini dell'identificazione, senza necessità di ulteriori accertamenti dattiloscopici, fotografici o antropometrici, salvo il rifiuto dell'imputato di farsi identificare o la presenza di concreti indizi di falsità delle sue dichiarazioni. La regola dell'oltre ogni ragionevole dubbio, che impone la valutazione complessiva degli elementi probatori, rileva in sede di legittimità solo quando la motivazione della sentenza di condanna presenti vizi logici manifesti e decisivi, non potendosi in tale sede procedere a una diversa valutazione delle prove. Integra il reato di falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie (art. 495 c.p.) e non il meno grave reato di false dichiarazioni sulla identità o su qualità personali proprie o di altri (art. 496 c.p.), la condotta di chi, privo di documenti di identificazione, fornisce alle forze dell'ordine, nel corso di un controllo, false dichiarazioni sulla propria identità, in quanto tali dichiarazioni, in assenza di altri mezzi di identificazione, rivestono carattere di attestazione preordinata a garantire al pubblico ufficiale le proprie qualità personali. L'erronea indicazione della data di deliberazione nel solo dispositivo della sentenza non determina la nullità del provvedimento, qualora tale data possa essere esattamente ricavata dagli atti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. ATENA Rossella - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - rel. Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di Appello di CAMPOBASSO del 16/02/2017;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. MARINELLI Felicetta, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Campobasso, con la sentenza impugnata, in parziale rif…

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