Cassazione penale Sez. I sentenza n. 23397 del 1 giugno 2015

ECLI:IT:CASS:2015:23397PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato può essere integrato dalle dichiarazioni accusatorie rese dai collaboratori di giustizia, coindagati del medesimo reato, la cui chiamata in correità, oltre a soddisfare i requisiti di credibilità soggettiva e di attendibilità intrinseca propri della prova dichiarativa, risulti corroborata da riscontri estrinseci di natura individualizzante, capaci di assumere idoneità dimostrativa in ordine all'attribuzione al chiamato del fatto-reato, anche attraverso la convergente propalazione di altro collaborante. In sede cautelare, la valutazione delle dichiarazioni accusatorie è preordinata a un giudizio prognostico in termini di ragionevole e qualificata probabilità di colpevolezza del chiamato, diverso dall'accertamento della certezza processuale della colpevolezza dell'imputato demandata al giudizio di merito. Pertanto, il ruolo di mandante e organizzatore del delitto attribuito all'indagato sulla base delle concordanti dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, corroborate da riscontri estrinseci, è idoneo a integrare i gravi indizi di colpevolezza richiesti per l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, anche qualora l'indagato non abbia partecipato materialmente all'esecuzione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. SANDRINI E. G. - rel. Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 5593/2014 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 22/09/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENRICO GIUSEPPE SANDRINI;

lette/sentite le conclusioni del PGDott. IACOVIELLO Francesco Mauro che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza pronunciata il 22.09.2014 il Tribunale di Napoli, costituito ai sensi dell'articolo 309 cod. proc. pen, ha confermato, per quanto qui inte…

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