Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 47334 del 12 dicembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:47334PEN

Massima

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Il diritto dell'imputato di proporre appello avverso la sentenza di proscioglimento non può essere escluso o limitato da disposizioni legislative, in quanto costituisce espressione del principio di inviolabilità del diritto di difesa e del diritto di azione, tutelati dalla Costituzione. Pertanto, la declaratoria di incostituzionalità di norme processuali che precludono o restringono l'esercizio di tale diritto comporta la caducazione degli atti processuali conseguenti e la "reviviscenza" della originaria manifestazione di volontà dell'imputato di dedurre le relative censure di merito nel giudizio di appello, con conseguente obbligo per il giudice di procedere al relativo giudizio di secondo grado.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SERPICO Francesco - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. FAZIO Anna Maria - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Bu. Or. nato a (OMESSO);

avverso sentenza del Tribunale di Bari resa in data 5 ottobre 2005;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in camera di consiglio la relazione fatta dal Consigliere Dott. Anna Maria Fazio;

udita la requisitoria del Procuratore Generale in persona del Sostituto Dott. D'Ambrosio Vito che ha concluso per la declaratoria di annullamento senza rinvio e trasmissione degli atti alla Corte d'Appe…

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