Cassazione penale Sez. III sentenza n. 15233 del 9 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:15233PEN

Massima

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Il rilascio di un permesso di costruire in sanatoria, ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. n. 380 del 2001, successivamente alla condanna per reati edilizi, non determina automaticamente l'estinzione dei reati stessi, essendo necessario il previo accertamento della "doppia conformità" dell'opera abusiva, da effettuarsi in sede di esecuzione della sentenza. Pertanto, la valutazione della rilevanza di tale documentazione è preclusa al giudice di legittimità, il quale deve limitarsi a verificare la correttezza della motivazione adottata dai giudici di merito in ordine alla sussistenza degli elementi costitutivi dei reati contestati e alla congruità della pena irrogata, senza poter riesaminare il merito della vicenda processuale. La Corte di Cassazione, infatti, non può sostituire la propria valutazione a quella dei giudici di merito, salvo che non siano ravvisabili errori di diritto o vizi logici nella motivazione, essendo precluso il riesame degli accertamenti di fatto compiuti dai giudici di primo e secondo grado.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ONORATO Pierluigi - Presidente

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ci. Ga. , nato il (OMESSO);

Ci. Gi. Al. , nato il (OMESSO);

Avverso la Sentenza Corte di Appello di Catanzaro, emessa il 09/06/08;

Visti gli atti, la sentenza denunziata ed il ricorso;

Udita in Pubblica Udienza la relazione del Consigliere Dott. ((omissis));

Udito il Pubblico Ministero in persona del Dott. IZZO Gioacchino che ha concluso per inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore Avv. ((omissi…

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