Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 33895 del 31 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:33895PEN

Massima

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Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca ex art. 12-sexies d.l. n. 306/1992 può essere disposto solo in presenza di adeguati elementi probatori che dimostrino la disponibilità di fatto, da parte dell'indagato, dei beni oggetto della misura cautelare, a prescindere dalla titolarità formale. Ove il giudice del riesame escluda tale disponibilità sostanziale, in particolare con riferimento a beni intestati a terzi, il provvedimento di sequestro deve essere annullato per carenza dei presupposti normativi, anche in assenza di una accertata sproporzione reddituale tra il valore dei beni e la capacità economica del soggetto. Il giudizio sulla sussistenza di tali presupposti deve essere sorretto da una motivazione puntuale e coerente, idonea a rendere comprensibile l'iter logico seguito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. VILLONI Orland - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI SALERNO;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 33/2015 TRIB. LIBERTA' di SALERNO, del 16/02/2015;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BENEDETTO PATERNO' RADDUSA;

sentite le conclusioni del PG Dott. Corasaniti G., l'annullamento con rinvio;

Udito il difensore Avv. (Ndr: testo originale non comprensibile) che chiede dichiarare inammissib…

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