Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 13977 del 2020

ECLI:IT:TARLAZ:2020:13977SENT

Massima

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Il mancato esercizio dell'attività commerciale su area pubblica per un periodo superiore a 180 giorni, senza giustificato motivo, legittima l'amministrazione comunale a revocare l'autorizzazione amministrativa rilasciata, in quanto tale inerzia è espressamente prevista dalla normativa di settore come causa di decadenza dal titolo autorizzatorio. L'amministrazione, nel valutare la sussistenza di tale presupposto, non è tenuta a considerare eventuali condizioni di salute del titolare dell'autorizzazione rappresentate tardivamente, in quanto la disciplina di cui all'art. 44, comma 1, lett. c) della legge regionale n. 33/1999 non trova applicazione in tali ipotesi. Inoltre, il titolare dell'autorizzazione non può legittimamente pretendere di individuare autonomamente una nuova allocazione del posteggio, in assenza di un provvedimento espresso dell'amministrazione comunale che, in base alla programmazione delle aree pubbliche destinate al commercio, è competente a determinare la localizzazione dei posteggi. Pertanto, il mancato esercizio dell'attività commerciale per oltre 180 giorni, senza giustificato motivo, legittima l'amministrazione a revocare l'autorizzazione, senza che assumano rilievo eventuali condizioni di salute del titolare rappresentate tardivamente o l'autonoma individuazione di una nuova allocazione del posteggio da parte dello stesso.

Sentenza completa

Pubblicato il 24/12/2020

N. 13977/2020 REG.PROV.COLL.

N. 09775/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9775 del 2008, proposto da
Molinaro Fabio Felice, rappresentato e difeso dall'avvocato Alessandro Castellana, presso il cui studio in Roma, via Appiano, 8, è elettivamente domiciliato;

contro

Comune di Roma, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Cristina Montanaro, dell’Avvocatura capitolina, presso la quale è elettivamente domiciliato in Roma, Via Tempio Giove, 21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale n. 1985 emessa dal Direttore del Municipio I del Comune di Roma in data 31 luglio 1986 con la quale è stata…

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