Cassazione penale Sez. I sentenza n. 43491 del 25 novembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:43491PEN

Massima

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Il reato associativo aggravato dalla finalità di agevolazione mafiosa si consuma nel luogo in cui si realizza il "minimum" di mantenimento della situazione antigiuridica necessaria per la sussistenza del reato, coincidente con quello in cui ha sede la base ove si svolgono programmazione, ideazione e direzione delle attività criminose facenti capo al sodalizio, assumendo rilievo non tanto il luogo in cui si è radicato il "pactum sceleris", quanto quello in cui si è effettivamente manifestata e realizzata l'operatività della struttura. Ai fini dell'integrazione dell'aggravante di cui all'art. 416-bis.1 c.p., è sufficiente che l'agente abbia agito nella consapevolezza e nella volontà di favorire, attraverso il proprio contributo, l'organizzazione mafiosa, senza che sia necessario che egli abbia deliberato la condotta illecita nella convinzione di arrecare un vantaggio diretto alla compagine associativa. La sussistenza di tale consapevolezza può essere desunta anche da elementi indiziari, come conversazioni intercettate, che dimostrino la conoscenza da parte dell'agente dei vantaggi economici che l'organizzazione mafiosa trae dall'attività illecita in cui egli è coinvolto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI ((omissis)) - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesc - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 13/05/2021 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ALIFFI FRANCESCO;
lette le conclusioni del PG Dr. ZACCO FRANCA, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza resa data 13 maggio 2021, il Tribunale di Catanzaro, adito quale giudice del riesame, ha confermato il provvedimento con cui il Giudice per le indagini preliminar…

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