Il provvedimento di confisca definitiva di un immobile, disposto nell'ambito di un procedimento di prevenzione antimafia, comporta il mutamento del rapporto di locazione in rapporto di concessione e l'assegnazione del bene al patrimonio indisponibile del Comune per finalità sociali, con conseguente obbligo di rilascio immediato da parte dell'occupante, a prescindere dalla scadenza del contratto di locazione precedentemente stipulato. Ciò in quanto la destinazione pubblicistica impressa al bene confiscato è incompatibile con il mantenimento di un rapporto locativo ordinario, essendo prioritaria la finalità sociale di pubblico interesse cui l'immobile deve essere adibito. L'urgenza del rilascio discende direttamente dalla legge, che impone al Comune beneficiario dell'assegnazione di dare attuazione alla prevista destinazione entro un anno, pena la nomina di un commissario ad acta. Pertanto, il provvedimento di sgombero dell'immobile confiscato e assegnato al Comune per finalità sociali è legittimo, non potendo il precedente rapporto locativo opporsi alla nuova destinazione pubblicistica del bene.