Cassazione penale Sez. V sentenza n. 48348 del 21 dicembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:48348PEN

Massima

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Il giudice di merito, nell'esercizio del suo potere discrezionale di valutazione della prova, può legittimamente assolvere l'imputato dal reato di diffamazione quando, pur in presenza di dichiarazioni testimoniali a carico, ritenga che il quadro probatorio non consenta di superare il ragionevole dubbio sulla responsabilità dell'imputato, in ragione di un contesto di conflittualità preesistente tra le parti e di elementi di inattendibilità delle deposizioni, senza che ciò integri un vizio di motivazione censurabile in sede di legittimità. Il giudice di merito, infatti, non è tenuto a confutare analiticamente ogni singolo elemento di prova, essendo sufficiente che la motivazione dia conto, in modo logico e coerente, delle ragioni per le quali il complesso degli elementi acquisiti non consente di ritenere provata la responsabilità dell'imputato oltre ogni ragionevole dubbio. Inoltre, la mera archiviazione di una querela per lesioni non può essere considerata, di per sé, prova liberatoria ai sensi dell'art. 596, comma 3, n. 2, c.p., atteso che tale provvedimento non implica necessariamente l'accertamento della falsità della denuncia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MARZO Giuseppe - Presidente

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. CIRILLO Pierangelo - Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI UDINE;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/10/2021 del GIUDICE DI PACE di UDINE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere BIFULCO DANIELA;
Letta la requisitoria del Sostituto Procuratore generale, Dott.ssa TASSONE KATE, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza indicata i…

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