Cassazione penale Sez. II sentenza n. 2443 del 20 gennaio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:2443PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo sulla motivazione della sentenza impugnata, non può sostituire la propria valutazione delle prove a quella compiuta dai giudici di merito, essendo tale attività riservata in via esclusiva al giudizio di fatto. Il sindacato del vizio di motivazione si limita a verificare se il giudice abbia esaminato tutti gli elementi a sua disposizione, fornendo una corretta interpretazione degli stessi e una esaustiva e convincente risposta alle deduzioni delle parti, applicando correttamente le regole della logica. Eventuali minime incongruenze argomentative o omissioni valutative, che non siano inequivocabilmente munite di chiaro carattere di decisività, non possono dar luogo all'annullamento della sentenza. Tuttavia, il giudice di legittimità è tenuto a pronunciarsi su tutte le questioni espressamente dedotte dalle parti, comprese quelle relative al trattamento sanzionatorio, come la richiesta di valutare le attenuanti generiche in senso prevalente sulle aggravanti e di concedere il beneficio della non menzione della condanna. L'omessa pronuncia su tali istanze configura un vizio della sentenza che ne impone l'annullamento limitatamente a tale profilo, con rinvio ad altra sezione della stessa Corte di appello per il relativo giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. BARTOLINI Francesco - Consigliere

Dott. FUMU Giacomo - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

BU. CA. , N. (OMESSO);

avverso la SENTENZA della Corte di Appello di BRESCIA Dell'11 luglio 2007;

udita in pubblica udienza la relazione fatta dal consigliere Dott. BARTOLINI Francesco;

Udito il Procuratore Generale Dott. RIELLO Luigi CHE HA CHIESTO IL RIGETTO DEL RICORSO.

IL FATTO ED I MOTIVI DEL RICORSO PER CASSAZIONE

Con sentenza 11 luglio 2007, la Corte di appello di Brescia ha confermato la dichiarazion…

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