Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 8092 del 2008

ECLI:IT:TARLAZ:2008:8092SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo avverso l'ordinanza comunale di demolizione di opere abusive diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse qualora, successivamente alla proposizione del ricorso, il ricorrente presenti istanza di concessione edilizia in sanatoria per le medesime opere, in quanto l'interesse del ricorrente si concentra nel nuovo procedimento amministrativo di sanatoria, e in caso di eventuale rigetto della predetta istanza, il Comune dovrà comunque notificare una nuova ordinanza di demolizione, sulla quale si incenterà l'interesse del ricorrente. In tali casi, il giudice amministrativo dichiara l'improcedibilità del ricorso, compensando tuttavia le spese di giudizio, in considerazione della peculiarità della fattispecie e della ragionevole incertezza giuridica che ha indotto il ricorrente a proporre il ricorso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio Sez. II ter ha pronunziato la seguente SENTENZA sul ricorso n. 13152/2003 proposto dai sigg.ri An. ((omissis)). e Ro. Pa., entrambi rappresentati e difesi dall'Avv. Ro. Af. ed elettivamente domiciliati presso lo studio dello stesso, sito in Ro., alla Via Br. Bu. (...); contro - il Comune di Ne., in persona del Sindaco p.t., non costituitosi in giudizio; per l'annullamento previa sospensiva dell'ordinanza del Comune di Ne. n. 6 del 18.9.2003 di intimazione della demolizione di opera abusiva; nonché di ogni atto presupposto, connesso e consequenziale; Visto il ricorso con i relativi allegati; Vista l'ordinanza n. 1029/2004 del 16.2.2004; Viste le memorie depositate dalle parti a sostegno delle rispettive difese; Visti gli atti tutti di causa; Designato relatore alla pubblica udienza del 12.5.2008 il ((omissis)), ed uditi gli avvocati delle parti come da verbale di ca…

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