Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23334 del 24 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:23334PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione di una misura cautelare personale, deve essere valutato dal giudice in base a elementi concreti e attuali, che dimostrino l'effettività del rischio di commissione di ulteriori illeciti, senza che sia necessaria la previsione di una specifica occasione per delinquere. Pertanto, il mero decorso del tempo dall'esecuzione della misura cautelare o l'osservanza delle relative prescrizioni non sono di per sé sufficienti a far venir meno le esigenze cautelari, dovendosi invece considerare ulteriori fattori sintomatici, quali le modalità della condotta, la gravità del reato, l'inserimento in contesti delinquenziali organizzati e l'assenza di elementi indicativi di una effettiva dissociazione del soggetto dal contesto criminale. Inoltre, la valutazione circa l'idoneità di misure meno afflittive, come gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, deve tenere conto della concreta capacità di tali strumenti di controllo di assicurare l'allontanamento dell'indagato dall'ambiente criminale di riferimento e il rispetto delle prescrizioni, senza che sia sufficiente il solo mutamento di domicilio. Infine, il giudizio di disparità di trattamento rispetto a un coimputato presuppone la verifica della effettiva identità delle rispettive posizioni, non essendo sufficiente il solo dato della diversa misura applicata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO P. - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. PAZIENZA V. - Consigliere

Dott. ARIOLLI - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 19/01/2018 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIOVANNI ARIOLLI;
sentite le conclusioni del PG Dr. PINELLI MARIO MARIA STEFANO il quale ha concluso per l'inannmissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il difensore di (OMISSIS) ricorre per cassazione chiedendo l'annullamento dell'ordinanza emessa in data 19/1/2018 dal Tribunale del riesame di Napoli che ha rigettato …

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