Cassazione penale Sez. II sentenza n. 19760 del 7 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:19760PEN

Massima

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La misura cautelare della custodia in carcere può essere applicata nei confronti di un soggetto condannato in primo grado per il delitto di associazione di tipo mafioso, in presenza di una presunzione relativa di pericolosità sociale, che può essere superata solo quando risulti che l'imputato abbia rescisso i vincoli che lo legavano al sodalizio criminale o se ne sia irreversibilmente allontanato. Inoltre, sussiste una presunzione assoluta di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, che impone l'applicazione della misura di maggior rigore in caso di mancato superamento della presunzione relativa di pericolosità. Il giudice, nel valutare la sussistenza delle esigenze cautelari, deve tenere conto dell'entità della pena detentiva inflitta, in quanto elemento di imprescindibile valenza, che si colloca nel quadro di una più complessa valutazione in cui il giudice deve considerare anche la natura e la gravità del reato, in funzione del giudizio di probabilità che il condannato possa sottrarsi all'esecuzione della sentenza quando essa divenga irrevocabile. Inoltre, il giudice può ritenere sussistente il pericolo di fuga sulla base della capacità dell'associazione mafiosa di cui l'imputato ha fatto parte di favorire la latitanza dei suoi affiliati. La valutazione delle fonti di prova e la ricostruzione dei fatti rientrano nei compiti istituzionali del giudice di merito e non sono censurabili in sede di legittimità, se adeguatamente motivate e immuni da errori logico-giuridici, anche qualora il giudice di legittimità ritenga preferibile un diverso criterio interpretativo o una diversa valutazione delle prove.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina A. - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 06/11/2017 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere dott. DI PISA FABIO;
sentite le conclusioni del PG Dott. TAMPIERI LUCA, il quale ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo ha emesso, in data 04/10/2017, la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di (OMISSIS) nell'ambito del pr…

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