Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 40031 del 12 novembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:40031PEN

Massima

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La partecipazione al delitto associativo, ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 416 c.p., richiede non solo l'adesione ideale al programma criminoso, ma anche l'apporto concreto ed effettivo del singolo, tradottosi in comportamenti che abbiano già costituito un contributo specifico e un sostegno alle finalità associative. Pertanto, la mera disponibilità manifestata a prendere parte alla vita attiva dell'associazione, non seguita da una concreta realizzazione di tale intento, non è sufficiente a integrare la fattispecie partecipativa, specie quando i rapporti interpersonali pregressi possano spiegare diversamente i singoli comportamenti. Ai fini della valutazione della sussistenza delle esigenze cautelari, il decorso del tempo dalla commissione dei fatti, pur costituendo un parametro rilevante ai sensi dell'art. 292 c.p.p., comma 2, lett. c), non è di per sé determinante, dovendo il giudice procedere ad un apprezzamento complessivo che tenga conto anche della natura e gravità dei reati contestati, delle modalità della loro commissione, dei precedenti penali degli indagati e di ogni altro elemento idoneo a fondare un giudizio di attuale pericolosità sociale. In particolare, la sussistenza del pericolo di reiterazione del reato può essere desunta dalla "pervicace determinazione alla realizzazione di condotte recidivanti", emergente dalla trama di consolidati rapporti internazionali, dalla frenetica attività di smercio della droga, dall'entità dei profitti illeciti e dall'impegno esclusivo e "professionale" degli indagati, nonché dall'offerta solidale di consapevole reciproco aiuto in relazione alle contingenze d'indagine.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. GARRIBBA Tito - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GU. EU. N. IL (OMESSO);

2) AN. GI. N. IL (OMESSO);

3) BA. FI. N. IL (OMESSO);

4) CI. PA. N. IL (OMESSO);

5) G. G. N. IL (OMESSO);

6) MI. LU. N. IL (OMESSO);

7) SE. AL. N. IL (OMESSO);

8) S. G. N. IL (OMESSO);

9) TI. RA. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 9228/2008 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI,…

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