Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 29310 del 26 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:29310PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La gravità indiziaria a fondamento della custodia cautelare in carcere deve essere valutata alla luce di tutti gli elementi probatori acquisiti, senza poter fare esclusivo affidamento su dichiarazioni di indagati prive di riscontri oggettivi, specie quando emergano elementi di segno contrario, come l'assenza di tracce papillari riferibili agli indagati nel luogo del reato. In tali casi, il giudice è tenuto a verificare attentamente la perdurante sussistenza della gravità indiziaria, senza poter presumere la stessa sulla base di meri elementi formali come l'intestazione dell'immobile, ove non siano presenti altri riscontri probatori. Inoltre, il giudice deve motivare adeguatamente in ordine alla permanenza delle esigenze cautelari, superando la presunzione di pericolosità, ove emergano elementi che ne mettano in discussione la sussistenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. AGRO' Antonio - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Cu. Cl. ;

e da Cu. Ma. ;

contro l'ordinanza 23 aprile 2010 del Tribunale di Messina;

Udita la relazione del Consigliere Dr. ((omissis))';

Udito il P.G. Dr. ((omissis)) che ha concluso per l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata.

RITENUTO IN FATTO

1. Cl. e Cu.Ma. ricorrono contro l'ordinanza in epigrafe con la quale il Tribunale di Messina …

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