Cassazione penale Sez. II sentenza n. 5691 del 10 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:5691PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti è configurabile anche nel vincolo che accomuna in modo durevole i fornitori di droga e i venditori che la ricevono per immetterla nel consumo al minuto, purché vi sia la consapevolezza da parte di ognuno di operare nell'ambito di un'unica associazione, contribuendo con i ripetuti apporti al fine comune di trarre profitto dal commercio della sostanza stupefacente. L'esistenza del sodalizio può essere desunta dai continui contatti fra i vari soggetti, dai molteplici reati fine, dall'uso di un linguaggio criptico, dal numero dei reati fine commessi, dai pilotati e condivisi trasferimenti dei quantitativi di droga invenduti, dai viaggi e dall'uso di documenti falsi. Possono essere individuati ruoli preminenti di taluni soggetti, quali l'organizzatore che gestisce con autonomia decisionale vari soggetti e coopera in posizione paritaria con altri, il referente in Italia per i corrieri che si occupa della sistemazione logistica e dello smercio della droga attraverso i suoi contatti con la malavita locale, e il coordinatore che dirige i collaboratori per il traffico di stupefacenti in una determinata area geografica. L'accertamento di tali elementi di fatto, sorretti da motivazione non manifestamente illogica, è insindacabile in sede di legittimità, così come l'individuazione degli interlocutori nelle intercettazioni telefoniche sulla base di elementi diversi dalla perizia fonica, quali i nomi, i soprannomi e il riconoscimento delle voci da parte degli operanti. Parimenti, l'autorizzazione all'intercettazione non richiede la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico dei soggetti le cui comunicazioni devono essere intercettate, essendo sufficiente l'esistenza di gravi indizi di reato, anche se riferiti a soggetti ignoti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. DIDOMENICO Vincenzo - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. RENZO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Br. Fr. Jo. , nato in (OMESSO);

Ch. Or. An. , nato ad (OMESSO);

Da. Bo. Ju. Ca. , nato a (OMESSO);

Me. Gi. , nato a (OMESSO);

Po. Se. He. , nato in (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Roma, sezione 1 penale, in data 13.2.2008;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal consigliere Dott. Piercamillo Davigo;

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, Dott. GALATI Giovanni, il qual…

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