Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 9495 del 27 febbraio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:9495PEN

Massima

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La detenzione di quantitativi considerevoli di sostanze stupefacenti di diverso tipo, eccedenti l'uso personale, costituisce presunzione di destinazione allo spaccio, la cui prova incombe sull'accusa, senza che l'imputato sia onerato di dimostrare la finalità di uso personale. Tuttavia, elementi fattuali come l'assenza di attività di cessione accertata e la presenza di indizi di consumo congiunto possono essere valutati dal giudice di merito per escludere la finalità di spaccio, purché la motivazione sia adeguata e immune da vizi logici. Il giudizio sulla destinazione d'uso della sostanza stupefacente detenuta, quando non risulti immediata la finalità di consumo, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, sindacabile in sede di legittimità solo per mancanza o manifesta illogicità della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROMIS Vincenzo - Presidente

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

Dott. D'ISA Claudio - rel. Consigliere

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Consigliere

Dott. DOVERE Salvatore - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. (OMISSIS) n. il (OMISSIS);

2. (OMISSIS) n. il (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 7430/2011 della Corte d'Appello di Roma del

9.12.2011;

Visti gli atti, la sentenza ed i ricorsi;

Udita in PUBBLICA UDIENZA del 10 gennaio 2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CLAUDIO D'ISA;

Udito il Procuratore Generale nella persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto dei ricorsi.

Per i ricorrenti il difensore di fiducia…

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