Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 242 del 2019

ECLI:IT:TARVEN:2019:242SENT

Massima

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L'occupazione del suolo pubblico comporta un utilizzo, a fini privati, di spazi pubblici sottratti all'uso comune, per cui le funzioni che l'Amministrazione è chiamata ad esercitare in questa materia involgono l'esercizio di un'ampia ed estesa discrezionalità, non solo nella scelta delle aree da occupare, ma anche nella determinazione della dimensione, dei tempi e dei modi dell'occupazione, nonché di tutte le eventuali restrizioni e forme di contemperamento ritenute opportune dal punto di vista viabilistico, urbanistico, architettonico, paesaggistico, tenendo conto della pluralità di interessi pubblici e privati coinvolti. L'Amministrazione può, pertanto, legittimamente revocare le concessioni di suolo pubblico risultate incompatibili con i nuovi assetti pianificatori, senza che ciò comporti la necessità di corrispondere un indennizzo al concessionario, in quanto le concessioni di suolo pubblico sono temporanee e revocabili per prevalenza dell'interesse pubblico, a prescindere dalla sussistenza di un danno economico per il concessionario. Inoltre, la mancata comunicazione dell'avvio del procedimento di pianificazione non determina l'illegittimità degli atti adottati, in quanto tale obbligo è espressamente escluso per i regolamenti e gli atti amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione, rivolti ad una generalità di soggetti. Infine, il Comune, nell'esercizio del potere di pianificazione, gode di ampia discrezionalità, sindacabile solo in caso di errori di fatto o abnormi illogicità, non ravvisabili nella fattispecie.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/02/2019

N. 00242/2019 REG.PROV.COLL.

N. 01421/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1421 del 2017, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Massimo Nordio, rappresentato e difeso dall'avvocato Pier Vettor Grimani, con domicilio eletto presso il suo studio in Venezia, Santa Croce 466/G;

contro

Comune di Venezia, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Antonio Iannotta, Maurizio Ballarin, Nicoletta Ongaro, Silvia Privato, con domicilio eletto presso lo studio Antonio Iannotta in Venezia, S. Marco 4091;

nei confronti

Venere 3 S.r.l., rappresentata e difesa dall'avvocato Francesco Acerboni, con domicilio digitale come da PEC da Regis…

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