Per poter affermare la responsabilita` di un soggetto a titolo di concorso ex art. 110 c. p. e` sufficiente, sotto il profilo oggettivo, che lo stesso abbia apportato un qualsiasi contributo alla realizzazione dell'azione tipica o abbia agevolato l'attivita` esecutiva altrui e, sotto l'aspetto soggettivo, che sussista la coscienza e la volonta` di concorrere con altri alla realizzazione della condotta tipica, senza che sia necessaria la reciproca consapevolezza dell'altrui contributo. Pertanto l'accordo non rientra nella struttura del dolo e, ai fini della sussistenza del concorso non e` necessario il previo concerto dei correi essendo sufficienti un apporto causale all'azione o una condotta agevolatrice accompagnati dalla consapevolezza del disegno criminoso del correo. Perche` si abbia invece la figura del partecipe ai sensi dell'art. 116 c. p., che risponde del reato diverso da quello da lui voluto se l'evento e` conseguenza della sua azione od omissione, l'agente deve essere ben consapevole del significato organizzativo del proprio contributo in relazione a un ben determinato e certo reato, ma non deve neppure rappresentarsi l'eventualita` che altro concorrente realizzi un diverso illecito giovandosi di quanto predisposto per la realizzazione del reato programmato perche` in tal caso si configurerebbe una responsabilita` ex art. 110 c. p. a titolo di dolo eventuale.   da vedere: Sen 13/10/1986 10789 sez 1 Pen Sen 29/11/1986 7087 sez U Civ