L'ordinanza di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di titolo abilitativo è legittima anche quando si tratti di un ampliamento di modesta entità, pari al 2-3% della superficie residenziale preesistente, in quanto tali interventi non rientrano nella fattispecie di "variazione essenziale" di cui all'art. 34 del D.P.R. n. 380/2001, che consente l'applicazione della sanzione pecuniaria in luogo della demolizione. Infatti, l'art. 34 citato presuppone che le opere abusive siano state realizzate in parziale difformità dal titolo edilizio originario, mentre l'ampliamento abusivo, pur non determinando la creazione di un nuovo organismo edilizio, ne altera comunque la struttura e le dimensioni, configurando una variazione non essenziale non suscettibile di "fiscalizzazione". Inoltre, le opere in questione, pur di modesta entità, non rientrano nei limiti dimensionali previsti dalla norma per l'applicazione della sanzione pecuniaria. Infine, per l'adozione dell'ordinanza di demolizione non è necessaria la previa comunicazione di avvio del procedimento, in quanto tale adempimento non è richiesto dalla legge per l'emanazione di tale provvedimento.