Il sequestro di persona integra un reato autonomo rispetto alla rapina quando la privazione della libertà personale della vittima si protrae per un tempo apprezzabilmente superiore a quello strettamente necessario per la consumazione della rapina, in quanto in tal caso la lesione della libertà personale assume una rilevanza autonoma rispetto alla sola lesione del patrimonio. Pertanto, la coesistenza del delitto di sequestro di persona con quello di rapina è ammissibile quando la privazione della libertà personale eccede le necessità funzionali della rapina, in quanto si protrae oltre il tempo strettamente indispensabile per l'impossessamento della cosa mobile altrui mediante violenza o minaccia. Il mero rapporto teleologico tra i due reati non è sufficiente a determinare l'assorbimento del sequestro nella rapina, essendo necessario che la durata della privazione della libertà personale sia talmente limitata da non consentirle di assumere autonoma rilevanza in termini di lesività concreta. Viceversa, quando la privazione della libertà personale si protrae per un tempo apprezzabile oltre il momento in cui siano state consumate distinte ed autonome rapine in danno della vittima, la condotta successiva alla rapina ha una propria autonomia e concorre materialmente con la rapina stessa.