Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 1419 del 2012

ECLI:IT:TARPA:2012:1419SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'approvazione del Piano Regolatore Generale del Comune di Palermo, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'amministrazione regionale, nell'approvare il P.R.G. comunale, può apportare modifiche non sostanziali, al fine di assicurare il rispetto delle previsioni di piani territoriali sovraordinati, la razionale sistemazione di opere e impianti di interesse statale, la tutela del paesaggio e di complessi storici, monumentali, ambientali ed archeologici, nonché l'osservanza di limiti inderogabili. Tali modifiche non devono stravolgere la filosofia e le scelte urbanistiche fondamentali operate dal Comune. 2. La contestuale adozione del P.R.G. e delle relative prescrizioni esecutive non è obbligatoria, essendo sufficiente che le prescrizioni siano adottate prima dell'approvazione finale dello strumento urbanistico. Analogamente, l'adozione del regolamento edilizio non deve necessariamente essere contestuale all'adozione del P.R.G. 3. Il rispetto degli standard urbanistici minimi di spazi pubblici per abitante deve essere valutato complessivamente, considerando anche le aree a parco urbano che bilanciano la ridotta disponibilità di spazi pubblici nelle zone centrali e densamente urbanizzate. 4. È legittima l'approvazione per stralci di uno strumento urbanistico, con la possibilità di rinviare ad una successiva pianificazione la definizione di alcune zone. 5. Il mancato attivazione del sub-procedimento di coinvolgimento del Comune previsto dall'art. 4 della L.R. n. 71/1978 non determina l'illegittimità dell'approvazione regionale, in quanto tale previsione normativa è volta a tutelare le prerogative del Comune, che non le ha fatte valere nel caso di specie. 6. L'atto di approvazione di un P.R.G. rientra nella competenza dirigenziale e non in quella politica, non avendo connotazione politica. 7. La mancanza di un previo parere del Genio Civile sull'atto di adozione del P.R.G. è irrilevante ai fini della legittimità dell'approvazione regionale, qualora il parere sia stato acquisito in un momento successivo. 8. L'amministrazione ha ampia discrezionalità nelle scelte urbanistiche di carattere generale, che non necessitano di una puntuale motivazione, salvo che non incidano su interessi già consolidati. Il rigetto delle osservazioni presentate dai privati non richiede una confutazione analitica, essendo sufficiente che siano debitamente considerate e valutate con riferimento alle linee portanti della pianificazione.

Sentenza completa

N. 02371/2002
REG.RIC.

N. 01419/2012 REG.PROV.COLL.

N. 02371/2002 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2371 del 2002, proposto da:
((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall’ ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio sito in Palermo, piazza Virgilio 4;

contro

Assessorato Reg.Le del Territorio e dell'Ambiente, in persona dell’Assessore pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo presso i cui uffici di via A. ((omissis)) 81 è domiciliato;
Comune di Palermo, in persona del sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso l’Ufficio Legale del Comune di Pa…

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