Cassazione penale Sez. V sentenza n. 11875 del 13 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:11875PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Le dichiarazioni delle persone offese, se sottoposte ad adeguato vaglio critico, possono costituire prova sufficiente ai fini dell'affermazione della responsabilità penale dell'imputato, anche in assenza di altre prove dirette, purché siano corroborate da elementi di riscontro oggettivi, come le certificazioni sanitarie attestanti l'esistenza delle lesioni. Inoltre, ai fini della configurabilità dell'aggravante del danneggiamento commesso con violenza alla persona o minaccia, è sufficiente la contestualità tra l'azione di danneggiamento e la condotta violenta o minacciosa, anche quando quest'ultima non risulti strumentale alla realizzazione della prima. Infine, il diniego delle attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato facendo riferimento ai precedenti penali dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. DE BERARDINIS S. - rel. Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giusepp - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1142/2010 CORTE APPELLO di ANCONA, del 10/11/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/11/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. Spinaci Sante, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

udito il difensore avv. (OMISSIS).

RILEVATO IN FATTO

Con la sent…

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