Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 40966 del 8 settembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:40966PEN

Massima

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Il giudice, nell'esercizio del proprio potere di correzione di errori materiali contenuti nel dispositivo di una sentenza, è tenuto a rettificare il provvedimento in modo da renderlo conforme alla reale volontà espressa nel corpo della decisione, assicurando la coerenza interna dell'atto giurisdizionale e il rispetto del principio di corrispondenza tra il dispositivo e la motivazione. Il potere di correzione, infatti, trova fondamento nell'esigenza di garantire l'integrità e la completezza del provvedimento giurisdizionale, eliminando discrasie e incongruenze che ne comprometterebbero l'efficacia e l'attendibilità, senza incidere sulla sostanza della decisione. In tal senso, il giudice è tenuto a rettificare il dispositivo laddove, per mero errore materiale, non risulti pienamente corrispondente alla pluralità di soggetti destinatari del provvedimento, così come emerge dalla motivazione. La correzione, pertanto, non costituisce una modifica della decisione nel merito, ma mira unicamente a ripristinare la coerenza interna dell'atto giurisdizionale, assicurando la piena corrispondenza tra il dispositivo e la reale volontà espressa dal giudice nella motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico V - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/12/2016 della CORTE DI CASSAZIONE di ROMA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SCARLINI ENRICO VITTORIO STANISLAO;
sentite le conclusioni del P.G. Dott. ANIELLO ROBERTO;
Il Proc. Gen. chiede che venga disposta la correzione;
Udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO
1 - Con sentenza del 21 novembre 2016 questa Corte av…

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