Il procedimento di cui all'art. 87 del D.lgs. n. 259/2003 per l'ottenimento dell'autorizzazione all'installazione di infrastrutture di comunicazione elettronica per impianti radioelettrici è funzionale al rilascio di un unico titolo abilitante, improntato ad esigenze acceleratorie e di semplificazione, in ragione della natura di opera pubblica/di interesse pubblico espressamente attribuita dal Legislatore a tali impianti. Ne consegue l'impossibilità per le amministrazioni comunali di aggravare il procedimento mediante richieste di produzione di documenti ulteriori e diversi da quelli che, ai sensi dell'allegato 13 al Codice delle Comunicazioni Elettroniche, devono necessariamente corredare l'istanza di autorizzazione affinché la stessa possa essere assentita in modo espresso ovvero tacitamente, per inutile decorso del termine di 90 giorni dalla relativa presentazione, secondo quanto previsto dal comma 9 dell'art. 87 citato D.lgs. Eventuali richieste documentali che, nella sostanza, risultino ultronee e non pertinenti non sono idonee a interrompere il termine di cui al comma 9 del citato art. 87, pari a 90 giorni dalla presentazione della richiesta, spirato il quale deve, comunque, intendersi perfezionata la fattispecie semplificativa di conclusione del procedimento in parola in termini di silenzio-assenso, a condizione che siano presenti tutti i requisiti e i presupposti richiesti dalla legge per l'attribuzione del bene della vita perseguito. Pertanto, in assenza del preliminare annullamento di siffatta autorizzazione tacita, l'amministrazione comunale non può inibire l'immediata realizzazione dell'impianto di telefonia mobile oggetto di istanza.