La sottoscrizione a stampa dell'atto impositivo non costituisce un requisito di esistenza giuridica, essendo sufficiente che i dati esplicitati nel contesto documentativo consentano di accertare la sicura attribuibilità dello stesso a chi deve esserne l'autore secondo le norme positive. Inoltre, il rinvio contenuto nell'art. 60 del D.P.R. n. 600 del 1973 alle norme sulle notificazioni nel processo civile comporta l'applicazione anche del relativo regime afferente alle nullità e alle sanatorie, con la conseguenza che la tempestiva proposizione del ricorso determina l'effetto di sanare la nullità della notifica dell'avviso di accertamento per raggiungimento dello scopo. Pertanto, la mancanza di autografia della sottoscrizione non comporta la nullità dell'atto impositivo quando i dati esplicitati nel contesto documentativo consentano di accertarne la sicura attribuibilità, e la tempestiva proposizione del ricorso sana ogni tipo di invalidità della notifica. Inoltre, l'onere di provare eventuali difformità rispetto all'identificazione catastale dell'immobile oggetto di imposizione grava sul contribuente, il quale non può contestare l'esatta individuazione dell'immobile in assenza di una prova contraria.