Il provvedimento amministrativo di diniego di autorizzazione per la realizzazione di un chiosco bar amovibile stagionale è legittimo quando l'intervento proposto risulta in contrasto con la normativa urbanistica e paesaggistica vigente. In particolare, la realizzazione di una struttura turistica stagionale, anche se di carattere precario, ricadente nella fascia di profondità di 300 metri dalla linea di battigia dichiarata inedificabile ai sensi della legge regionale, necessita dell'autorizzazione paesaggistica, non potendo trovare applicazione la procedura semplificata prevista per gli interventi di lieve entità. Ciò in quanto la norma regolamentare che esclude dall'obbligo di autorizzazione paesaggistica gli interventi con durata inferiore a 120 giorni è da disapplicare per contrasto con la fonte primaria, che non prevede tale eccezione. Inoltre, l'opera in questione, per le sue caratteristiche costruttive e dimensioni, non può essere qualificata come precaria ai sensi della normativa regionale, non rientrando quindi nell'ipotesi di interventi che non richiedono titolo edilizio. Pertanto, il diniego opposto dall'amministrazione comunale, motivato sulla base della mancanza delle necessarie autorizzazioni paesaggistiche e della non conformità urbanistica dell'intervento, risulta pienamente legittimo e conforme alla normativa vigente, non potendo trovare accoglimento le censure sollevate dal ricorrente.