Consiglio di Stato sentenza n. 2654 del 2022

ECLI:IT:CDS:2022:2654SENT

Massima

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La disponibilità di un alloggio di servizio da parte di un dipendente pubblico costituisce il titolo giuridico per l'obbligo di quest'ultimo di concorrere al pagamento delle relative spese, ai sensi del decreto interministeriale 23 novembre 2007, a prescindere dalla natura episodica o saltuaria dell'utilizzo del bene o dalle ragioni personali o di servizio che hanno connotato tale utilizzo. Tuttavia, tale obbligo di pagamento decorre solo dalla data in cui sia dimostrata la effettiva disponibilità dell'alloggio da parte del dipendente, non essendo sufficiente a tal fine il mero provvedimento di assegnazione, in assenza di un verbale di consegna attestante lo stato di consistenza e manutenzione dell'immobile, come previsto dalla citata normativa. Pertanto, in mancanza di prova della disponibilità dell'alloggio per l'intero periodo indicato nell'atto impugnato, l'Amministrazione è tenuta a restituire le somme già trattenute sullo stipendio del dipendente per i periodi precedenti la data in cui risulta dimostrata tale disponibilità. Il principio di tutela dell'affidamento non può essere invocato dal dipendente per sottrarsi all'obbligo di concorrere alle spese dell'alloggio, in quanto tale obbligo è espressamente previsto dalla normativa di riferimento, che pone a carico degli utenti degli alloggi di servizio le spese per il consumo di acqua, energia elettrica, riscaldamento e smaltimento rifiuti. Infine, il recupero di tali somme da parte dell'Amministrazione non richiede uno specifico procedimento, essendo sufficiente il titolo giuridico costituito dalla disponibilità dell'alloggio, in applicazione del principio di buon andamento dell'attività amministrativa e al fine di evitare un indebito vantaggio del dipendente.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/04/2022

N. 02654/2022REG.PROV.COLL.

N. 06208/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6208 del 2017, proposto dal signor
((omissis))à, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, P.le delle ((omissis)), n. 6,

contro

il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali in persona del legale rappresentante
pro tempore
e il Ministero della difesa, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentati e difesi dall’Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria
ex lege
in Roma, via dei Portoghesi, n. 12,

per la riforma

della sentenza breve del Tribunale Amministrativo Regionale per la Lo…

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