Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 29294 del 26 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:29294PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la legittimità di un provvedimento cautelare, non può rivalutare gli elementi materiali e fattuali della vicenda cautelare, ivi compresi la valutazione degli indizi di colpevolezza e l'apprezzamento delle esigenze cautelari e delle misure ritenute adeguate, essendo tali accertamenti riservati in via esclusiva ed insindacabile al giudice che ha emesso il provvedimento e al tribunale del riesame. Il controllo di legittimità della Corte di Cassazione è pertanto circoscritto alla verifica della sola motivazione del provvedimento impugnato, al fine di accertare che essa contenga l'esposizione delle ragioni giuridicamente significative che lo hanno determinato e che sia priva di evidenti illogicità o incongruenze argomentative. Soltanto in presenza di un travisamento della prova, ovvero di una difforme indicazione del contenuto di una intercettazione rispetto a quello reale, e qualora tale difformità risulti decisiva ed incontestabile, è possibile prospettare in sede di legittimità una diversa interpretazione del significato di una intercettazione rispetto a quella adottata dal giudice di merito. In assenza di tali vizi, il ricorso per cassazione deve essere dichiarato inammissibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. AGRO' Antonio - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - rel. Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Sq. Or. Gi. , nato il (OMESSO);

avverso l'ordinanza 17 agosto 2009 del Tribunale del riesame di Reggio Calabria che ha confermato l'ordinanza 10 luglio 2009 del G.I.P. del Tribunale di Reggio Calabria, di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere per i reati di cui al Decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990, articoli 73 e 74;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;<…

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