Cassazione penale Sez. I sentenza n. 30718 del 20 giugno 2017

ECLI:IT:CASS:2017:30718PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il delitto di frode informatica di cui all'art. 640-ter c.p. si configura quando l'agente, senza avere la materiale disponibilità della carta di credito o di pagamento, accede abusivamente al sistema informatico bancario e dispone illecitamente trasferimenti di fondi a proprio vantaggio, mentre il reato di indebita utilizzazione di carte di credito o di pagamento di cui all'art. 55, comma 9, d.lgs. n. 231/2007 sussiste quando l'agente, pur non essendone titolare, utilizza concretamente il titolo di pagamento, sia esso originale o falsificato. Pertanto, la competenza per il delitto di frode informatica appartiene al Tribunale distrettuale ai sensi dell'art. 51, comma 3-quinquies, c.p.p., mentre per il reato di cui all'art. 55, comma 9, d.lgs. n. 231/2007 la competenza spetta al Tribunale ordinario.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONITO Francesco Maria - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - rel. Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul conflitto di competenza sollevato con ordinanza del 15 novembre 2016 da:
Giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Paola;
contro:
Giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Catanzaro;
nel procedimento nei confronti di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17 maggio 2016 pronunciata dal Giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Catanzaro;
Visti gli atti, il provvedimento denunziato, il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.