Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4350 del 29 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:4350PEN

Massima

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La provocazione, anche putativa, esclude la punibilità per il reato di ingiuria, in quanto determina la non sussistenza del presupposto dell'ingiustizia del danno, elemento essenziale della fattispecie di responsabilità civile. Pertanto, in presenza di una causa di esclusione della punibilità prevista dall'art. 599 c.p., comma 2, il fatto non costituisce reato e non può dar luogo a risarcimento del danno, in quanto l'ordinamento giuridico ritiene giustificato il comportamento dell'agente. Ciò vale anche quando la provocazione sia soltanto putativa, ossia quando l'agente abbia erroneamente ritenuto sussistenti le condizioni per l'applicazione della scriminante, purché tale errore sia scusabile. In tali ipotesi, la Corte di Cassazione è tenuta ad annullare senza rinvio la sentenza di condanna per ingiuria, in quanto il fatto non costituisce reato, e a dichiarare inammissibile il ricorso per la parte relativa al reato di minacce, in presenza di una congrua motivazione della Corte territoriale che abbia valorizzato la credibilità della persona offesa. La pronuncia di non punibilità per il reato di ingiuria, in ragione della provocazione, comporta l'automatica caducazione delle statuizioni civili, in quanto viene meno il presupposto dell'ingiustizia del danno, elemento essenziale della responsabilità civile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. DE MARZO G. - rel. Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO P. G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza datata 08/04/2011 della Corte d'appello di Ancona R.G. 1586/2006;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione svolta dal Consigliere Giuseppe De Marzo;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dr. SPINACI Sante, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio in relazione al capo A) e per l'inammissibilita&#x…

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