Cassazione penale Sez. V sentenza n. 14314 del 26 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:14314PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La legittima difesa può essere esclusa quando l'imputato, pur avendo subito un'aggressione iniziale, non versa in una situazione di concreto pericolo di vita o di integrità fisica tale da giustificare l'utilizzo di un'arma per respingere l'attacco. Ciò in quanto la ricostruzione alternativa e inverosimile dei fatti, fondata su una lettura personale della prova e ignorante delle risposte fornite dal giudicante, non è sufficiente a superare le lineari e congrue argomentazioni del giudice di merito che hanno escluso la sussistenza dei presupposti della legittima difesa. Analogamente, la provocazione non può essere riconosciuta in assenza di elementi probatori che dimostrino l'effettiva sussistenza di una situazione di pericolo imminente per l'incolumità dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 5130/2011 CORTE APPELLO di MILANO, del 12/04/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 29/01/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO SETTEMBRE;

- Udito il Procuratore generale della repubblica presso la Corte di Cassazione, dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte d'appello di Milano, co…

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