Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 21870 del 21 luglio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:21870PEN

Massima

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Il giudice di prevenzione può disporre la confisca dei beni di un soggetto ritenuto socialmente pericoloso sulla base di una valutazione autonoma degli elementi di fatto, anche in assenza di una sentenza di condanna penale definitiva, purché il fatto risulti delineato con sufficiente chiarezza dagli atti o sia comunque ricavabile in via autonoma. La confisca di prevenzione colpisce non solo le disponibilità patrimoniali sproporzionate al reddito o all'attività economica del proposto, ma anche i beni che risultino essere il frutto di attività illecite o ne costituiscano il reimpiego, a condizione che vi sia una correlazione temporale tra le condotte illecite e gli incrementi patrimoniali confiscabili. Il giudice di prevenzione deve delimitare con precisione l'ambito temporale di pericolosità sociale del proposto, escludendo dalla confisca gli incrementi patrimoniali che non risultino collegati a tale periodo. Nell'ambito del procedimento di prevenzione, il sindacato di legittimità è limitato alla sola violazione di legge, con esclusione della censura per illogicità manifesta della motivazione, che è ammissibile solo nei casi di motivazione inesistente o meramente apparente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccar - rel. Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabin - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 04/10/2019 della Corte di Appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere AMOROSO Riccardo;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale EPIDENDIO Tomaso, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento in epigrafe, la Corte di Appello di Palermo, sezione per le mis…

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